Era da tanto tempo che
Renzo Stucchi, proprietario dell’Agriturismo La Piantata di Arlena di Castro
(VT) desiderava costruire una casa su un albero. Avendo sui terreni l’albero
adatto, si rivolse a una ditta francese per l’effettuazione dei lavori. Mai
avrebbe pensato che le difficoltà maggiori gli sarebbero derivate dalla
burocrazia. Infatti, chi doveva
rilasciare i relativi permessi non sapeva che pesci prendere. Ovvio che
non esistesse, in Italia, nessuna normativa. Tuttavia, una volta costruita la
casa, le attese non andarono deluse. Nonostante il prezzo non certo popolare
(360 euro per dormire una notte sopra la quercia) in breve il signor Renzo ebbe
tante di quelle richieste da avere l’agenda delle prenotazioni riempita per i
sei mesi successivi. E’ curioso il modo in cui vengono serviti i pasti. I
clienti non vengono neppure disturbati nella loro intimità. La colazione viene
“issata” mediante una carrucola alla quale è agganciato un cesto; della stessa
carrucola si servono i clienti per far scendere ciò che deve essere
sparecchiato.
Un grosso tubo che dalla
piattaforma scende fino a terra serve a trasportare verso e dalla casa tutto
ciò che serve al suo impiego: acqua, elettricità, gas, ecc.
Attorno, per diversi
ettari, il terreno è una, unica, distesa di lavanda, che viene coltivata
dall’azienda e usata per la fabbricazione di un’essenza profumata. All’epoca
della fioritura lo scenario, ma soprattutto il profumo, sono qualcosa che fa
inebriare.
A prescindere dalla
storia della casa, la quercia ha anche una sua storia personale. Essa sorge in
mezzo a un cumolo di grandi massi e le sue radici affondano in mezzo ad essi.
E’ probabile che la pianta debba proprio a questi massi la sua sopravvivenza.
E’ facile pensare che in passato ci fossero numerose altre querce nei paraggi,
che vennero eliminate per far
posto alle colture. La difficoltà, per le loro dimensioni, a spostare quei
massi, fece sì che quella zona venisse esclusa dalle coltivazioni.
E’ stato tale il successo
dell’iniziativa, che subito dopo, il signor Renzo fece costruire una seconda
casa, su un pino posto accanto agli edifici dell’azienda. Questa volta,
tuttavia, stante la differenza di capacità fra pino e quercia, la casa non è
stata costruita sull’albero, ma a fianco dello stesso, sostenuta da pali.
[Valido Capodarca]
Nessun commento:
Posta un commento